
Il nuovo anno formativo nei Centri metropolitani di formazione professionale inizia con i 16 operatori volontari del Servizio Civile, selezionati con il progetto “la Scuola di Tonino L’invisibile”, in collaborazione con ARCI Servizio Civile.
Già attivi da maggio scorso, i volontari promuoveranno l’inclusione degli allievi e delle allieve più fragili o che vivono con maggiore difficoltà il percorso scolastico, attraverso azioni volte a ridurre la dispersione scolastica e a promuovere maggiori opportunità di crescita e di apprendimento, anche attraverso l’ampliamento dell’offerta dei CMFP.
Gli interventi puntano a sostenere lo sviluppo della personalità degli studenti, la partecipazione attiva ai processi di apprendimento e il miglioramento delle relazioni tra scuola e studente, con effetti positivi sulla qualità della vita.
La lotta alla dispersione e l’inclusione sociale, del resto, non possono basarsi solo sull’apprendimento formale, ma necessitano di un percorso educativo globale che accompagni la formazione completa della persona e l’acquisizione di competenze e conoscenze. Conoscenze e competenze che rafforzano i processi di empowerment, promuovono pari opportunità di accesso e permanenza nel sistema educativo e aprono prospettive occupazionali future.
Il progetto
Il progetto si sviluppa all’interno delle attività dei Centri Metropolitani di Formazione Professionale, gestite dalla Città Metropolitana di Roma Capitale tramite il Servizio 1 del Dipartimento VII.
Il titolo si ispira al racconto di Gianni Rodari “Tonino l’invisibile”. Il protagonista, vivendo con difficoltà la propria rappresentazione nel mondo e nel gruppo dei pari, immagina di diventare trasparente e quindi invisibile.
Allo stesso modo, il progetto vuole far luce sulla “visibilità” di ogni studente, sottolineando l’importanza di essere compresi e accolti anche nei momenti di difficoltà o errore, e di sviluppare la capacità di osservare e comprendere sé stessi e gli altri. La scuola si configura così come uno spazio aperto dove sperimentare la sensazione di essere finalmente visibili agli altri e a sé stessi.
In questo modo, con il servizio civile, si vuole offrire un’apertura strutturata nelle ore formative e post-formative dei sei Centri metropolitani (Civitavecchia, Castel Fusano, Adriatico, Cave, Marino e Acilia), dove gli studenti possono trovare un ambiente accogliente per svolgere attività organizzate in continuità con l’offerta didattica quotidiana, eseguire i propri compiti e partecipare ad attività di aggregazione.
Le azioni previste, con il supporto degli operatori volontari, comprendono:
- coordinamento di tutte le iniziative di formazione, gestite da Città metropolitana di Roma Capitale, nei Centri di Formazione
- organizzazione di attività educative sia a supporto dell’apprendimento scolastico, sia a supporto della socializzazione e della crescita civica degli studenti
- realizzazione di interventi di verifica e monitoraggio dell’efficacia didattica
Per garantire un intervento efficace sul campo, gli operatori volontari seguono un articolato programma di formazione specifica di 72 ore, che include tematiche quali il contesto operativo, metodologie didattiche, bisogni educativi speciali, gestione dei conflitti ed elementi di pedagogia sistemica.